RACE, ELEVEN, GALEA (Stagione danza)
RACE, ELEVEN, GALEA (Stagione danza)

sabato, 12 aprile 2025

RACE, ELEVEN, GALEA (Stagione danza)

Ore 21:00

sabato, 12 aprile 2025

RACE, ELEVEN, GALEA (Stagione danza)

Ore 21:00

RACE

coreografia Victoria P. Miranda

costumi Carmen Werner e danzatorə

luci Olga García

musica Antonio Vivaldi, menestra Plastkman e Paco Osuna

produzione Larreal Del Real Conservatorio Profesional de Danza “Mariemma” di Madrid


Race è una performance che esplora la vita quotidiana come una corsa continua, una gara che può essere disputata in un unico tragitto o suddivisa in tappe ripetute.
Una critica alla società moderna che produce individui omologati, privi di libertà, ipnotizzati da podcast di auto-aiuto e assuefatti dalla frenesia della vita quotidiana. Un sistema ormai intossicato dalla cultura del consumo, che offre alimenti sapidi e preconfezionati.
La performance si concentra sulla fisicità e sul raggiungimento dei propri limiti, inscenando una gara personale e collettiva, in cui ogni individuo è coinvolto. 

Pronti, partenza …via!


ELEVEN11
coreografia Ruth Muelas
danzatorə Tania Leonor Díaz, Melissa Gürlüman, Cecilia Gutiérrez, Elisa Iribarren, Aida Pérez, Gara Quesada, Lara Antonia Rauch, Tania Redal, Nerea Rocha, Noelia Tinoco, Natalia Fernández
musica Travis Lake, Davidson Jaconello, Ran Bagno
costumi LARREAL e Ruth Muelas
produzione Larreal Del Real Conservatorio Profesional de Danza “Mariemma” di Madrid

Il numero 11 è il primo dei numeri maestri e simboleggia l’“introspezione” e il “mondo spirituale”. Questo numero è legato agli impulsi più profondi, ai nostri desideri e aspirazioni più intime. 


Eleven11 rappresenta il numero 11: undici danzatorə, undici viaggi personali, undici assoli che esprimono emozioni attraverso gesti danzati e simbolici, pieni di contenuto e carichi di significato. Allo stesso tempo, la somma dei due numeri rappresenta la dualità e i suoi principi.


Eleven11 parla dell’unione tra il femminile e il maschile, della precarietà dell’essere umano e dell’immortalità dell’anima: forze opposte che si completano a vicenda per raggiungere una forma più elevata.


GALEA
idea e coreografia José Reches
danzatorə Adrián López Fernández, Carmen Molina Sanz, Daniela Romero Morollón, Eva Gómez Gaspar, Jully Andrea Arias Quintero, Laura Conchuela Castellot, Matilde Danti, Pablo Vázquez Durá, Paula Morejón García, Sara Gomez Fernandez, Saray Alonso Amorín
disegno luci Olga García
musica Taiko
costumi José Antonio Arroyo, José Reches
produzione Larreal Del Real Conservatorio Profesional de Danza “Mariemma” di Madrid

Ispirato ad un’antica condanna. 

Uomini destinati a remare. 

Una forma di schiavitù che privava la libertà di ogni sorta. 

Remavano insieme, in modo che la fatica fosse minore.
Uno di loro teneva il ritmo con un tamburello o con la voce: monotonia incessante.

Galea è un lavoro di gruppo basato su uno schema di ripetizioni, che si complica in termini di ritmo, spazio e movimento.